sabato, ottobre 03, 2009

Welcome to Curacao

Facciamo il nostro pellegrinaggio in carovana con Nicolas e Pascale, mal comune… ed all’ufficio dell’immigrazione hanno dei problemi e ci dicono di tornare nel pomeriggio o all’indomani.

Dopo tutta l’inutile scarpinata sotto un sole cocente ce ne ritorniamo in città per fare un giro, mangiare un boccone e ritornare alla questua.

La città ha una zona pedonale fatta su misura per i turisti delle navi da crociera, facciate dai colori sgargianti, negozi di paccottiglie, orologi e vestiti, un sacco di bar e di ristoranti.

Uscendo un poco lungo il bordo della laguna interna troviamo la parte più intrigante: il mercato galleggiante venezuelano.

E’ fantastico! Sembra un mercato rionale di pesce, formaggio, frutta e verdura solo che al posto dei furgoni, dietro alle bancarelle … ci sono le barche!

I venditori fanno la spola con il Venezuela e portano prodotti freschi e bellissimi in quest’isola dove non si producono altro che cactus. Una vera risorsa!

Continuiamo il giro ed infine torniamo all’attacco dell’immigrazione dalla quale usciamo vincitori in meno di una mezz’ora. E’ fatta ma solo per due terzi in quanto, visto che l’immigrazione ha avuto un problema ma l’ufficio che rilascia il permesso di ancoraggio No, ci ritroviamo a non poter fare il terzo, indispensabile foglietto timbrato e dovremmo tornare qui lunedì e perdere un’altra mezza giornata per fare qualcosa che qualcuno, in qualche inutile ufficio ha deciso di rendere indispensabile per trovare giustificazione alla propria esistenza.

Evito commenti!

Purtroppo ci toccherà la stessa solfa il giorno prima della partenza ma per ora siamo ufficialmente sdoganati.

Posso dire che il primo impatto con Curacao non ci ha entusiasmato ma rimaniamo positivi nella speranza di trovare qualche punto d’interesse.





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