giovedì, dicembre 25, 2008

mercoledì, dicembre 10, 2008

La Martinique!

La Martinica si profila all'orizzonte, ed è la fine di un lungo viaggio. Iniziamo a distinguerne il profilo, l'isolotto du Diamant, Sainte Luce, ed infine Saint Anne e la baia di Marin.

Siamo emozionati! 18 mesi fa siamo partiti da questo stesso porto senza neanche immaginare l'importanza che quel viaggio avrebbe preso nella nostra vita.

Chiamiamo la Capitaneria e ci dicono che il porto è strapieno e che dovremo aspettare un paio di giorni prima di trovare posto.

Per fortuna Eric ci mette una parola ed un posto provvisorio appare nel giro di una ventina di minuti. Grazie Eric!




lunedì, dicembre 08, 2008

Welcome back!

Ieri siamo atterrati a Chattam Bay, a Union, e questa mattina siamo partiti presto. Ancora una giornata di navigazione di bolina, ed eccoci al tramonto in vista di Cumberland... Tornare a Saint Vincent dopo tutto questo tempo, tutta questa vita, è un'emozione difficile da descrivere.

Joseph ci accoglie all'ingresso della baia, welcome back!!

I ragazzi sono subito tutti a bordo, e vogliono sapere ogni cosa. La Patagonia gli sembra una terra lontana, raccontiamo di laghi e montagne, e di distanze così grandi che fanno sgranare gli occhi ai nostri amici nati e cresciuti in quest'isola di pochi chilometri quadrati.

E' oramai buio quando qualcuno sale a bordo e ci chiama... può essere solo lui... il mitico Carlos! Era fuori paese, ma qualcuno lo ha subito avvisato del nostro arrivo e lui è arrivato immediatamente.

Fra amici, un anno e mezzo di vita si racconta in pochi sguardi. Pablo è a suo agio in braccio a Carlos, il quale, del resto, ha l'abitudine ai bambini :-))!! Ha 4 figli!

Aquarius profuma di frutti della passione e goyave, gli aironi tornano alla loro mangrovia per riposarsi, cenetta da Benny, barbecued chicken & Hairoun... It's good to be back!















domenica, dicembre 07, 2008

All'alba in mezzo al mare...

La notte in navigazione è stata come previsto...vento sul naso, mare grosso e tante tante onde da superare. Non proprio una passeggiata ma comunque siamo stati bene ed all'alba siamo già in vista di Grenada. Ci portiamo ben sottovento all'isola, per proteggerci dal mare contrario e per guadagnare un buon angolo rispetto al vento. Mancano ancora circa 200 miglia alla Martinica, ma ci sentiamo già arrivati, la parte del viaggio più difficile è rimasta dietro, nella scia di Aquarius.

Il sole non è ancora sorto, ed a bordo c'è chi si sveglia con un sorriso e chi vorrebbe andare finalmente a dormire.... Indovinate chi?






sabato, dicembre 06, 2008

Le previsioni meteo...

Abbiamo trascorso due belle giornate a Testigos, cielo terso e venticello... La voglia di salpare verso Nord-Est, in bocca all'Aliseo, non è mai troppa... e così ci fidiamo delle previsioni meteo che assicurano unanimi un ulteriore miglioramento del tempo... errore!

La mattina della partenza un'ulteriore verifica meteo ribalta le previsioni precedenti: tempo brutto, ma soprattutto peggioramento in vista!

Non possiamo rischiare di rimanere bloccati a Testigos in attesa, e così verso mezzogiorno decidiamo di salpare alla volta delle Grenadines. Ci accoglie un mare plumbeo ed un cielo carico, certo non l'ideale per una navigazione come quella che ci aspetta.

Per fortuna il vento è da est-sud-est, ed il mare non è troppo mosso. Una situazione sin troppo favorevole che speriamo possa accompagnarci il più a lungo possibile.










giovedì, dicembre 04, 2008

martedì, dicembre 02, 2008

Partenza!

Abbiamo dedicato 15 giorni a preparare Aquarius, e finalmente salpiamo da Puerto La Cruz con le prime luci dell'alba. Ci aspettano 350 miglia di navigazione contro mare, vento e corrente per arrivare in Martinica.


A quest'ora non c'è molto vento, e ci infiliamo fra le isole di Chimana Grande e Chimana Chica per guadagnare acqua. Conoscendo la zona ci prepariamo già con le rande ridotte, e a ragione! Poche ore dopo un fastidioso vento di prua ci obbliga a fare il giro intorno all'isola di Cubagua, sperando di trovare un mare più maneggevole sottovento a Margarita. Arriviamo a Porlamar al tramonto, un bel battesimo caraibico per Pablito!

Navighiamo di conserva con Timo e Miriam a bordo del loro Kea: oltre al piacere della compagnia via radio ed agli scali, abbiamo l'opportunità di pubblicare qualche foto di Aquarius in navigazione... vista dal mare!






domenica, novembre 16, 2008

Caraibi arriviamo!

Una mattina di novembre salutiamo l'Italia mentre il sole sorge sui laghi e sulle montagne.

Dopo tanti mesi trascorsi sempre in viaggio, in Argentina, in Italia, in Corsica, siamo felici di tornare finalmente a bordo di Aquarius.


Arriviamo di pomeriggio in una Caracas torrida e disorganizzata come sempre, e ci dedichiamo anche noi a quello che sembra essere lo sport nazionale in sudamerica... attendere in coda!

Ottenuto il timbro sui passaporti, trascorriamo un paio d'ore a dirimere il solito pasticcio sui biglietti del volo interno. Il nostro posto non é stato prenotato, nonostante il biglietto sia stato regolarmente pagato all'agenzia più di dieci mesi fa...

Il volo é previsto per le sei, ma per fortuna ha un sacco di ritardo... cosa che ci dà il tempo di convincere tutti e di saltare a bordo. Aquarius.... arriviamo!!















giovedì, ottobre 30, 2008

Vacanze Italiane

Definizioni come “passione per la vela” o “amanti del viaggio” sono una semplificazione del nostro modo di vivere che della vela e del viaggio si nutre per definizione. E così nei rari periodi in cui non siamo in barca ci ritroviamo comunque a viaggiare per mete terrestri visitando luoghi nuovi o a volte posti conosciuti che per una ragione o per un’altra ci sono rimasti nel cuore.

Non c’è da stupirsi allora nel vedere che le immagini delle nostre vacanze siano spesso in montagna. E non ce ne vogliano i fondamentalisti del mare! La nostra è in realtà una passione per il mondo, la gente, la natura e la libertà e per tutto ciò che di bello si può trovare sul nostro pianeta.

Le persone che partecipano ai nostri viaggi condividono quest’idea che ci mantiene uniti, insieme all’amicizia che nasce nei giorni trascorsi in mare. Purtroppo il tempo corre sempre davanti a noi e, per quanto ci si affanni, non riusciamo a rivedere che una minima parte degli amici partecipanti alle Ecocrociere, e i giorni che passiamo insieme sono sempre momenti bellissimi! Ed allora grazie a chi abbiamo avuto la fortuna di rivedere in queste vacanze italiane. Salutiamo Ambra, Franz, Aldo, Ombretta, Roby, Ale, Jean, Bruno, Valeria, Anto, Sergio, Nello, Richi, Cori, Cristoph, Alberto, Irene, Elisa, Luca, Medi e grazie a tutti quelli che non abbiamo citato ma teniamo sempre nei nostri pensieri felici. Avervi vicini nei nostri viaggi terrestri da un senso profondo al nostro lavoro e… ci fa sentire un po' meno “pesci fuor d’acqua”. Tra pochissimo torneremo a bordo di Aquarius, ritroveremo il Mar dei Caraibi con i suoi colori e l’energia dell’aliseo. Incontreremo vecchi e nuovi amici…e un’altra avventura comincerà!













venerdì, agosto 15, 2008

La seppia

Salpiamo con calma prima di colazione. Il mare è una tavola ed apparecchiamo la tavola in navigazione mentre navighiamo verso nord.
Le previsioni danno una libecciata in arrivo ed è saggio guadagnare strada verso Bastia. Il vento scarso soffia da sud, ma è troppo poco per fare vela e ci fermiamo per la notte al porto di Taverna per sgranchirci le gambe e fare un po’ di vita.


L’indomani come previsto sale il vento, questa volta in prua, ed ironia della sorte, ci tocca fare motore per arrivare per tempo.
Il cielo è bellissimo ed avvicinandoci a Bastia scorgiamo sulle montagne “La Seppia” ovvero la nube lenticolare che indica vento superiore ai 60 nodi sulla cima dei rilievi.

Effettivamente quando arriviamo al vecchio porto soffiano già raffiche a 35 nodi ed ovviamente non vi è nessuno ad indicarci l’ormeggio, nonostante lo avessimo riservato.
Quindi, in memoria dei bei tempi andati, di quando si entrava a Bastia ad ogni ora del giorno e della notte e ci si ormeggiava ovunque ed in ogni modo, ci affianchiamo al “comodissimo” molo tondo in testata al carburante.

I colori in cielo sono incredibili ed il piacere di essere belli ormeggiati ci fa assaporare in modo diverso l’impetuosità della burrasca.

Ci guardiamo soddisfatti! Un bel gruppo di amici stanchi ma felici di aver portato a termine una crociera che è stata per tutti un’esperienza al di là del turismo e dello svago. Abbiamo vissuto secondo le regole della natura, cambiando i programmi all’occorrenza per sfruttare un vento favorevole o per fuggire una burrasca.

Questi momenti in cui devi accettare gli eventi ed assecondare un cambiamento sono preziosi insegnamenti, soprattutto nella società moderna che vuole farci credere di potre comprare tutto, dimentica della naturale gerarchia che porrà sempre e comunque l’uomo sotto la natura.

Un grazie di cuore a Richi, Antonella, Roby, Nello, Sergio e Claudio ed uno in particolare al piccolo Sebastiano che ha, senza saperlo, contribuito alla regia di questo viaggio.

Arrivederci ai Caraibi!




mercoledì, agosto 13, 2008

Ma cos’hanno fatto a queste isole?

Nella notte sale vento, e mare da Ovest. L’ormeggio in tutta la baia si fa insostenibile e solo qualche barca più grande riesce a mantenere l’ancoraggio.
Noi siamo ormeggiati con una cima a terra nel braccio sud e siamo ben ridossati però al mattino scegliamo di muovere verso Cala di Giunco sul lato Est per ridossarci dal mare.


Ma che ridosso?????????!!!
La baia è perfettamente riparata ed è sempre stato l’ancoraggio perfetto in queste condizioni. Senonché!
Vi hanno costruito un imbarcadero per i battelli portaturisti, e questo sarebbe ancora accettabile se i battelli non passassero con una frequenza di 15 volte all’ora e se transitassero a bassa velocità.
Il risultato è che ogni circa 5 minuti le barche all’ancora sono investite da una serie di ondate violente ed inattese che rendono pericoloso anche solo il nuoto o l’avvicinamento con il gommone.
Siamo in una riserva naturale! Ma dov’è finito il rispetto?
Facciamo una passeggiata a terra e ritornando a bordo capiamo subito che non vale la pena tirare in lungo. Mangiamo un boccone e scappiamo in mare.
Il vento è giusto, il paesaggio è bellissimo e facciamo una bella veleggiata fino alla baia di Porto Nuovo. E’ un posto che è sempre stato relativamente poco frequentato e lo ritroviamo così. Qualche barca, un buon ridosso ed acqua trasparente. Vi passeremo la notte.


martedì, agosto 12, 2008

Bonifacio 2, la vendetta

Credevate di aver visto tutto? NOOOO!
Bonifacio oggi è come andare allo stadio, l’imbottigliamento in città al mattino, l’attesa agli impianti di risalita, la corsa per un parcheggio, le imprecazioni nel traffico di lunedì mattina e tutto quello che di più fastidioso e arrogante vi viene in mente... però TUTTO ASSIEME!!!!

Con un atto di estremo autocontrollo ci addentriamo, facciamo carburante ed usciamo per dar fondo a Cala Catena, piccola insenatura lungo il canale del porto naturale.
Siamo un po’ obbligati visto che non abbiamo potuto fare rifornimenti a Calvì, in Girolata non c’era nulla e di fatto siamo a corto di viveri freschi.
Mettiamo il gommone in acqua e partiamo per una spedizione di “rifornimento chirurgico” della serie: compra, paga e scappa.
In meno di un’ora troviamo la nostra felicità.
Poco dopo siamo di nuovo in mare. Che pace! Ormeggeremo a Lavezzi dove una buona cena coronerà una bella serata in compagnia.

I delfini!

Abbiamo da poco finito colazione quando dall’ancoraggio vediamo dei salti a meno di un chilometro.
Salpiamo in tutta fretta e ci dirigiamo verso il largo. Ma attenzione! Siamo nella zona delle secche dei Monaci e ci sono bassi fondali ovunque. Delfini si ...ma con cautela.

E’ incredibile! Siamo nel bel mezzo di un gruppo di stenelle striate e di tursiopi, circa 30 individui, intorno ci sono oltre 20 tra barche a vela e motoscafini, alcuni ci passano a poche decine di metri e nessuno vede nulla!

Ovviamente per gli animali è meglio così però... come può essere diversa una giornata se non si sa alzare lo sguardo all’orizzonte!

Passiamo con i delfini oltre un’ora e quando il traffico di barche aumenta scegliamo di allontanarci per non essere noi stessi ad attirare sugli animali l’attenzione di qualche incauto navigante.







lunedì, agosto 11, 2008

Il Leone!

Trascorreremo ancora un giorno all’ancora nell’"ansa del buco", prima di metterci in rotta verso sud. Partiamo molto presto e appena fuori dal golfo prendiamo una brezza che ci accompagnerà a tratti fino alle Sanguinarie e poi fino a Roccapina dove trascorreremo la notte.

La baia è bellissima, l’acqua trasparente ed il leone roccioso scruta l’orizzonte per vegliare sulla calma della baia.




sabato, agosto 09, 2008

Giorni movimentati

La meteo dà vento in aumento forza sette da Sud Ovest e decidiamo di dirigerci a Sbiro pregustandoci la sventolata ben ancorati in questa baia ben protetta.

Quando arriviamo troviamo una miriade di barchini disordinatamente ancorati però, con un po’ di pazienza, riusciamo a prendere un ormeggio sicuro per fronteggiare il vento previsto.
Trascorriamo una giornata stupenda, i barchini se ne vanno abbastanza presto e pian piano il vento aumenta.

Andrebbe tutto bene se non fosse che gradualmente il vento inizia a ruotare da Ovest sollevando una fastidiosa risacca che fa rollare pesantemente la barca.
Siamo ben ormeggiati e non corriamo nessun pericolo ma non si può certo dire che si stia comodi, ed allora...Via!

Salpiamo con un’acrobatica operazione di sgancio della cima d’ormeggio condotta dalla Roby che, con disarmante semplicità, si è fatta sollevare da un onda fin sulla cima dello scoglio a cui siamo ormeggiati, approfittando di un allentamento della tensione sulla cima l’ha fatta saltare liberandola, per poi tuffarsi nell’onda successiva fino a tornare a bordo.
Ricordo che questa bella fanciulla dagli occhi verdi non era mai salita su una barca a vela! Impeccabile.

L’uscita dalla baia è piuttosto delicata ed appena fuori apriamo il genoa per stabilizzare la barca e contrastare le onde al traverso.
Poco più tardi siamo in entrata nel golfo di Girolata nel quale è stato allestito un parco boe che consente un ormeggio, magari non comodissimo, ma sicuro anche in queste condizioni.
Veniamo ricevuti dall’equipe portuale più gentile e competente mai conosciuta (dopo quella di Martinica), che con efficenza e professionalità ci guida al nostro ormeggio.

L’onda entra piuttosto vigorosa ma il sistema con doppia boa, poppa e prua, mantiene la barca prua al mare rendendo la posizione sufficientemente comoda.
L’indomani, insistendo un poco riusciamo a farci dare un posto più all’interno della baia dove il mare è perfettamente tranquillo.Passeremo qui l’intera giornata in tutto relax tra un ristorantino ed una passeggiata.







venerdì, agosto 08, 2008

Delirio 2

Pensavamo che Bonifacio fosse un delirio ma l’entrata a Calvì si apre a noi con un’ineluttabile verità: non avevamo visto il peggio!
Un’ora prima di avvicinarci alla cittadella abbiamo chiamato il porto per chiedere un posto e ci hanno trattato come se stessimo chiedendo un gelato a un macellaio “Il n-y a pas de place ici”.

In realtà molti posti sono liberi ma sono prenotati dalle barche che trascorrono le vacanze ferme con la poppa in banchina facendo solo delle uscite sporadiche durante il giorno.

“Ma non è un modo snaturato di intendere l’uso della barca...e del porto?” E vale davvero la pena di distruggere, e perseverare nella distruzione sistematica delle nostre coste solo per offrire una vetrina a questa strana specie di navigante dove esibire i propri mazzi di fiori??

Il risultato è che una barca nell'adempimento delle sue funzioni... ”navigare”... non trova modo di effettuare neanche brevi soste per i rifornimenti. Così, dopo una notte trascorsa dietro la Revellata, salpiamo di buon ora in direzione della Riserva Naturale di Scandola.
Fuori c’è un grazioso venticello è scivoliamo di bolina in rotta diretta sul Passaggio di Gargalo.