giovedì, novembre 30, 2006

Da non credersi!

Nessuno ci credeva ed invece é successo!

I cuscini nuovi, sia interni che esterni, sono arrivati in tempo!
Li avevamo ordinati prima di partire dal Venezuela, quasi tre mesi fa. Sembrerebbe un tempo ragionevole, ma non da queste parti... Di solito qualunque fornitore inizia a lavorare per te nel momento in cui il ritardo non é più sostenibile: tu ti installi nel suo negozio e finché non ha finito aspetti, e gli chiedi come va...
Gli amici delle altre barche facevano scommesse su quanto avrebbe tardato la consegna.

Invece Edin, il nostro amico di Orient Canvas, é stato grandioso!

Ha consegnato tutto in tempo ed è anche riuscito a fare alcuni ritocchi dell'ultimo minuto.
Oggi Aquarius ha un portamento fiero con i bei cuscini esterni in spugna ed il prezioso divano in microfibra. A proposito! Questo ritrovato della tecnologia tessile lo abbiamo trasportato dall'Italia sotto forma di "matitone" da 10 kili per 1 metro e mezzo di lunghezza attraverso aeroporti, dogane, mari e pure monti...dovendo dare non poche spiegazioni.
Siamo felici di vederlo finalmente nella sua versione definitiva.





Il sole dei Caraibi brilla senza sosta 12 mesi all'anno e questo sottopone qualsiasi cosa ad una cottura lenta quanto inesorabile. Col tempo abbiamo imparato ad usare creme a schermo totale ed a proteggere, per quanto possibile, le attrezzature più delicate. Una copertura in tessuto, come quella che già abbiamo sul tender, impedisce la rapida cristallizzazione del materiale, oltre a renderlo più confortevole.

Per questo abbiamo fatto realizzare, sempre da Edin, diverse protezioni per i winches, gli oblo', la zattera, ed anche per il motore fuoribordo ed il suo serbatoio del carburante.

Tutto pronto! ... quasi!

mercoledì, novembre 29, 2006

Risparmiare o rispettare? ( I furbetti naviganti )

Prepariamo la pittura antivegetativa per l'applicazione, quando si avvicina una donna americana chiedendoci di che tipo si tratti.

Le diciamo che usiamo una pittura particolare la cui caratteristica principale é di essere eco-compatibile. Anche lei la conosce, ma non la usa perchè è molto costosa: applicherà una pittura da nave mercantile (vietata alle imbarcazioni minori) acquistata attraverso chissà quale giro!

Le chiediamo perché va a vela, se non ama e rispetta il mare... non ha risposte.
Potrebbe sembrare un caso isolato, ma purtroppo non é così. Questa attitudine non cessa di ripetersi tra i navigatori di tutti i paesi e quelli che risparmiano si sentono molto furbi.

L'antivegetativa per le navi è più economica ed efficace, ma è anche altamente tossica e nociva per l'ambiente, con un pesante effetto sulla capacità riproduttiva di molte forme di vita marina.

Ed allora perchè la possono usare le navi?

Perchè le navi compiono lunghe navigazioni in mare aperto da un porto commerciale all'altro e non viaggiano per baiette come fa una barca a vela, sostando diverse settimane in luoghi incontaminati. Per di più sulle barche a vela si tende ad allungare l'efficacia della pittura effettuando delle pulizie di carena in immersione, azione questa di grande impatto ecologico per via dell'abrasione della pittura con conseguente dispersione di veleni.

Spostarsi in barca a vela non é, di per sé, un'attività rispettosa dell'ambiente.
Il risultato netto dipende esclusivamente dal buon senso e dalla coerenza di ognuno di noi. Ovviamente la coerenza ha il suo prezzo!

I lavori procedono benissimo e siamo stati molto più veloci del previsto.
Domani si va in acqua!

lunedì, novembre 27, 2006

Lunedì mattina, Puerto La Cruz...

e come un lunedì mattina che si rispetti... apre una settimana di lavoro durissimo!!
Abbiamo pochi giorni per preparare la barca e fare carena: domenica prossima si vota e nessuno sa come possano andare le cose.
Per ogni evenienza vogliamo essere pronti a lasciare le acque venezuelane entro sabato. In ogni caso é necessario mettere la barca in acqua entro la fine della settimana... non osiamo neanche pensare all'eventualità di uno sciopero generale di durata indefinita in seguito alle elezioni... potremmo rimanere bloccati qui per un sacco di tempo!

Occhio alle macchine! Attraversare la strada con la barca a vela non é esperienza consueta! Aquarius viene finalmente spostata nella zona di lavoro e possiamo salire a bordo. Uff!! Che sollievo! E' tutto perfetto! Ringraziamo la settimana di lavoro che le abbiamo dedicato in settembre... abbiamo svuotato e lavato tutto, dalla cala dell'ancora sino al gavone di poppa. Vi lasciamo immaginare come si può ritrovare la barca dopo tre mesi, con temperature interne oltre ai 50°, se non la si prepara bene...





domenica, novembre 26, 2006

Una domenica bestiale...

... passata ad aspettare! Sul bordo della piscina, a fare tutte le ipotesi.. come sta Aquarius, come ha passato questi mesi senza di noi,... soprattutto, quanto lavoro ci aspetta ora? Le barche non amano rimanere chiuse senza nessuno a bordo, e dovremo verificare tutto, dall'impianto elettrico, batterie, serbatoi, motere principale e gruppo, dissalatore, manovre... e tantissime altre cose ancora.

Per tutto il week-end non abbiamo potuto salire a bordo: Aquarius era chiusa nella zona di sicurezza del cantiere, dove nessuno, nemmeno noi, può accedere. Nonostante tutte le assicurazioni del cantiere, la barca non é stata spostata nella zona di lavoro in tempo... Il Venezuela é il Caribe all'ennesima potenza... siamo qui da tanti anni eppure non sempre riusciamo a capire ...

sabato, novembre 25, 2006

Altro volo... nuovo regalo!

Il risveglio ai Caraibi é abbagliante di luce e colori. Cerchiamo un caffé, meglio col latte, passeggiamo un po'... sole cocente! Musica da ogni lato, la vita si svolge in pubblico, sulle porte di casa, dietro le finestre spalancate.

Per pranzo cerchiamo un ristorante di pesce che conosciamo già... no, oggi solo hamburger con senape, maionese e ketch-up... Strana vita di quest'isola sommersa (o occupata?) da un turismo sempre più standardizzato, sempre meno curioso...

Il nostro volo parte alle due, destinazione Barcelona (non quella grande in Spagna, ma questa piccola, piccolissima, vicina a Puerto La Cruz... dove Aquarius ci aspetta!). Un aereo minuscolo, il comandante accoglie i passeggeri, il secondo carica i bagagli, oltre a noi solo una coppia di stranieri, stereotipo del turista americano... ma che vanno a fare a Barcelona? Mah!

Il volo, breve ed intenso, é un vero regalo! Sorvoliamo Margarita, si vedono tutte le sue isole, Coche e Cubagua, poi il golfo di Carriaco ed il parco di Mochima, la sua splendida baia... ecco le isole che delimitano la baia di Pozzuelos: Borracha, Chimana Grande, Chimana Chica e Chimana Segunda... Sorvoliamo la marina di Bahia Redonda ed il grande centro nautico della Laguna del Morro con tutti i porti ed i cantieri... Ecco, ecco! E' Aquarius! E già voliamo via... sarà stata lei davvero? Oppure era solo il cuore?

venerdì, novembre 24, 2006

Ritorno ai Caraibi!

Venerdì sera a Margarita, in Venezuela. Siamo appena rientrati dall'Italia, ed il salto (climatico ma non solo!) é... notevole!

All'arrivo veniamo subito catapultati nell'universo caraibico: all'aeroporto incontriamo un amico che ci accompagna con il suo pick-up, ovviamente nel cassone!
Zaini, bagagli, computer, e via! Una corsa nella notte, il profumo del vento, musica a palla, bassi togli-respiro, si trova una birra ma niente "para comer"... mañana!

Siamo così stanchi e frastornati che non riusciamo a dormire...