domenica, marzo 29, 2009

Gita fuori porta

Nel fine settimana anche qui si va da qualche parte a riposarsi e noi, da bravi marinai, prendiamo il gommone ed andiamo a fare una gita in spiaggia.

Sulla rotta incontriamo una nave porta barche ovvero: le barche che non vogliono o non possono fare lunghe traversate possono optare per farsi caricare su una di queste navi specializzate in “Yacht transport” e farsi trasportare fino al porto di arrivo in tutta tranquillità.

E’ un giochino costoso ma in costante crescita e che purtroppo sta permettendo a sempre più motoscafi, che prima non potevano raggiungere queste acque per limiti di autonomia, di venire a navigare nelle isole dei Caraibi che erano sempre state terreno esclusivo delle barche a vela.

Ci fermiamo ad assister alle operazioni di carico, prima di proseguire verso la nostra spiaggia per la meritata giornata di mare.


















mercoledì, marzo 25, 2009

Back to Martinique

Siamo a St. Vincent e, anche se un po’ controvoglia, lasciamo le Grenadines per rientrare in Martinica.
Nulla di che, solo che preferiamo stare a fare bagni alle Grenadines piuttosto che a lavorare in porto in Martinica.
C’è poco vento e tentiamo di approfittare al meglio passando sopravento all’isola.

In realtà facciamo comunque tutto a motore però, passando sotto costa possiamo vedere l’avanzamento dei lavori per l’aeroporto internazionale e ci immaginiamo cosa diventerà quest’isola quando il turismo, facilitato dalle migliori connessioni aeree, invaderà quello che è stato finora un luogo a privilegio di pochi.

Passato l’estremo nord-est riusciamo a mettere vela e attraversare il canale verso S. Lucia.
Stop per la notte in rada a Pigeon Island e via per la Martinica di buon mattino.
A metà strada siamo in danza con i lagenodelfini. E pensare che sono una specie così rara, qui ne incontriamo spesso. Riusciamo ad attraversare indenni il campo di boette da pesca davanti alle Saline ed entriamo infine a Sant’Anne. Un ultimo pranzetto un rada e poi giù che si ricomincia!

















sabato, marzo 14, 2009

Buon compleanno Pablo!

Il tuo primo anno di vita.
Il nostro primo anno da genitori.
Il primo bèbè che portiamo in alto mare…

Adoro le prime volte! Sono uniche, diverse, irripetibili. Momenti in cui ti scopri con tutti i sensi tesi a captare ogni minimo dettaglio.
Segnano i momenti più importanti della nostra vita ed anche quando il tempo ne offusca i contorni…beh, restano sempre “le prime volte”.

Un anno fa, il 14 di marzo, eravamo a Bariloche. Sulle Ande era appena iniziato l’autunno ed i boschi di cipres e di cohiue mostravano tutti i colori dal giallo al rosso. Il Nahuel Huapi era calmo quel giorno e noi eravamo in tranquilla attesa.
Poco dopo pranzo hai iniziato a battere il tempo, un ritmo via via più profondo, più veloce. Era la prima volta ma la tua mamma non ha avuto dubbi.
Con calma siamo saliti in macchina, siamo andati al San Carlos e in un attimo ci siamo resi conto che il nostro futuro lo avremmo disegnato coi tuoi desideri. Lo avremmo letto nei tuoi occhi.
Quegli occhioni che alle 17.40 si sono aperti sul mondo regalandoci la più strabiliante prima volta di tutta la nostra vita.

Oggi per il tuo compleanno siamo a St. Vincent e ti abbiamo fatto una bella torta. Siamo in vacanza, tra poco navigheremo fino a Bequia e festeggeremo il tuo primo giorno da “unenne” giocando sulla spiaggia.

Non sappiamo cosa accadrà domani, ma essere tutti insieme oggi è un regalo senza tempo.

Buon compleanno Pablito!








venerdì, marzo 13, 2009

Stare insieme

Eccoci all'ultima Ecocrociera della stagione invernale!

Il gruppo è carico e motivato, 3 coppie provenienti da posti diversi con diverse esperienze di viaggio e diverse esperienze nautiche accomunate dalla voglia di vivere il mare, la vela e la natura da protagonisti.

Il risultato è evidente! Tutti partecipano alle manovre, all'organizzazione quotidiana della crociera dalla tavola all'ammaino del gommone, Domy gioca con Pablo che l'adora e tutti entrano poco a poco nel vero modo di vivere quest'esperienza: con partecipazione e curiosità.

Un insieme di emozioni, azione, suspence (vedi post precedente) vela, relax, mare e tramonti mozzafiato, cenette sotto le stelle e l'occasione per conoscersi un po' di più.

Abbiamo il piacere di avere a bordo Carlo, bravo velista e fotografo d'eccezione. Abbiamo apprezzato molto i suoi scatti e pensiamo che siano la migliore espressione per condividere i momenti più belli di questa vacanza.

Grazie Carlo e grazie ragazzi!

Foto di questo post courtesy of Carlo.


























giovedì, marzo 05, 2009

Balene in vista!

Siamo partiti da Young Island da poco più di mezz'ora quando una "mangianza" (banchetto di uccelli marini e pesci predatori a danno di un banco di piccoli pesci) ci attira l'attenzione.
C'è parecchio movimento, più del solito! All'improvviso salta fuori una megattera.
Gli spruzzi parlano chiaro, siamo di fronte a un banchetto in acque tropicali. Una delle rare occasioni di alimentazione delle balene in periodo di riproduzione invernale.
Ci avviciniamo e lo spettacolo è fantastico! Tre megattere, due adulti ed un giovane di almeno un paio d'anni si stanno alimentando acrobaticamente in un grande banco di pesci.
Fanno passaggi a fior d'acqua mettendosi su un fianco con la bocca aperta, vediamo distintamente i fanoni e le pliche golari. Le balene vanno ora a destra, ora a sinistra, si avvicinano ad Aquarius, sempre più vicine ed una...si affianca quasi a sfiorare la fiancata, prende fiato, si immerge appena e scivola lentamente sotto la prua ruotando su un fianco come per guardarci da vicino. Qualcuno prende anche paura, ma il momento lascia tutti quanti esterrefatti, impressionati, innamorati dalla bellezza e dalla grazia di questi maestosi animali.
La nostra gioia è di breve durata, in lontananza vediamo avvicinarsi la barca dei cacciatori di balene di Bequia (che è un gran bel posto ma ha questo grande difetto) al rimorchio di una barca a motore.
La loro è una deroga per "caccia aborigena di sussistenza" che prevede l'impiego di mezzi arcaici: vela, remi ed arpioni a mano.
Nella realtà di aborigeno c'è poco: si fanno trainare fino a raggiungere le balene e solo allora issano le vele per compiere l'ultima manovra di approccio. L'arpione a mano viene allora utilizzato per sferrare il primo colpo, ma subito dopo l'animale viene finito con un fucile a cartucce esplosive.
Il tutto per poi vendere la carne in un paese dove c'è abbondanza di pesce, capre, mucche e polli...Ma dov'è la sussistenza??
Comunque conosciamo bene la solfa. Sono cacciatori della domenica e sono capaci unicamente di catturare madri con cucciolo appena nato, cosa peraltro vietata.
Oggi infatti, forse anche grazie al tempo che noi abbiamo trascorso con gli animali, non riescono neanche ad avvicinare le balene e dopo tre miseri tentativi rinunciano e se ne tornano a casa senza niente.
Ora si! Siamo felici!
E lo saremmo ancora di più se i governi, tutti, si rendessero conto della preziosità di queste creature e di quanto stupido sia continuare a cacciarle.

Grazie Carlo per le splendide foto di quest'incontro!!







lunedì, marzo 02, 2009

Grazie!!

Quel gommone che si allontana è appena passato sottobordo e, senza neanche fermarsi, l'uomo a bordo ci ha urlato..."hei ragazzi! Volevo ringraziarvi! Ero in ufficio e non si batteva un chiodo, ho bighellonato un po' in internet e sono arrivato sul vostro blog". Ho detto" Ma guarda 'sti due! Sono uscito senza neanche chiudere la porta e sono venuto qui! GRAZIE!!!

Ora vive a Bequia con la sua barca e conta di rimanere stabilmente da queste parti!







domenica, marzo 01, 2009

Qualche giorno di relax...

Ne approfittiamo per scendere a Bequia, nostro angolo preferito per i momenti di creatività e di riflessione.

L'ancoraggio davanti a Princess Margareth è oggi anche luogo di giochi, d'acqua e non, e Pablo condivide appieno questa sensazione.