Spesa a Narganà
A prima vista sembra che non ci sia nulla, o quasi.
Ma poi si scopre che in quella capanna fanno il miglior pane dell’isola, o che dietro quella porta vendono le aragoste e che a sinistra prima del ponte c’è la “tienda del pueblo” che vende birra ed a volte vino e coca cola. Che Paco vende gasolio e benzina e puo’ procurarci le bombole del gas.
Certo, non è come all’Ipercoop, pero’ si trova il necessario. E quel che non si trova lo possiamo ordinare a Julian della tienda Heidi che si dà un gran da fare per farlo arrivare da Panama City.
Narganà e Corazon de Jesus sono un po’ la “City” di Kuna Yala. C’é il piccolo aeroporto, un paio di ristoranti e le stradine in terra battuta sono ben mantenute e decisamente più grandi di quelle di Carti’. Le capanne sono in legno e bambù con i tetti di foglie di palma ma ci sono anche alcune costruzioni in muratura con tanto di pavimento in piastrelle.
Narganà e Corazon sono due isole con tanto di festività separate e, se tutto é chiuso su un’isola, magari per una festa della “cicha” (sorta di distillato strappabudella) sarà probabilmente tutto aperto sull’altra. Le due isole sono unite dal “Puente de la Amistad” che é un vero e proprio punto di aggregazione protetto dalla pioggia e dal sole.
Appena all’inizio del ponte restiamo un po’ interdetti di fronte al bidone pieno con il cartello che dice “non buttate la spazzatura”.
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