mercoledì, settembre 23, 2009

Nuove rotte

Una cenetta, una buona bottiglia ed una notte tranquilla e ventilata con la barca ferma che sembra ormeggiata in porto sono l’ideale per riprendersi dal viaggio e l’indomani mattina siamo già pronti per ripartire.
Salpiamo, issiamo le vele e mi dico “cià che vediamo se pesco un pesciolino per il mio bambino”: calo la lenza mentre Aves di Sotavento si allontana rapidamente.
Non passano venti minuti che BZZZZZZZWWWWWWWWIIIIIIIIIIII la lenza parte come un razzo poi molla e riparte a mille.

Puggiamo per nascondere il genoa dietro la randa e rallentare un poco, non c’è tempo per ammainare. Lavorando con la frizione del mulinello cerco di ammorbidire i violenti strappi di quello che sembra un pesce piuttosto contrariato e di notevoli dimensioni.
Impossibile recuperarlo con il mulinello ed allora ben puntellato sulla plancetta di poppa con i guanti da lavoro comincio una lenta operazione di recupero.

Enrica riavvolge il mulinello e Pablo osserva verso poppa tutta l’operazione assicurato dalla cintura di sicurezza che indossa sempre durante le manovre.
Sfruttando le onde riesco a recuperare pochi metri alla volta ma per fortuna il pesce si stanca presto e comincia a venire a galla sempre più spesso.
Ci vorrà più di mezz’ora per recuperarlo. Mentre si avvicina cominciamo a distinguerne la forma: è lungo e grigio con la testa piuttosto appuntita e temiamo che sia un barracuda.

Mannaggia, tutta questa fatica per poi ributtarlo a mare. Anche se siamo molto a sud evitiamo di mangiare grossi barracuda per il rischio di ciguatera.
Tira e tira che si avvicina fin che distinguiamo delle righe verticali. E’ un Wahoo!

Alla faccia del pesciolino per il bambino! Peserà almeno una ventina di chili! Qui ci vorrà un mese per venirne a capo.

Ed ecco il risultato di questa mattinata! Poco più tardi il pesciotto sarà già sfilettato e questa sera, con calma, faremo le porzioni da mettere sottovuoto.

Ah, sapete cosa ha detto Pablo alla vista del Wahoo? Aaaammm!

Tutto chiaro? Così sono i bimbi di mare!

Due bordi al gran lasco e le 38 miglia che separano Aves da Bonarie passano in un lampo. Doppiamo l’estremità sud e ci mettiamo di bolina con vento teso e mare piatto per percorrere la decina di miglia che ci separano dall’ancoraggio di Kralendijk.

Un barchino di pescatori passa sottobordo “Hola bienvenidos a Bonarie!”





























1 commento:

Unknown ha detto...

Che meraviglia ragazzi ... vi perdo di vista per un po' ... e poi ecco tanti bellissimo post ricchi di emozione!
Che fortuna ha questo bambino, lontano da tutto il marcio che fa parte ormai della nostra quotidianità.
A giocare dentro ad una piscinetta con qualche stampino colorato e sempre sotto ad un cielo azzurro.
I miei complimenti ragazzi ... sapete davvero dare un senso alla vostra vita e alla sua.
Vi lascio un grande bacione, torno a leggere i post che mi mancano ...
Veronica