giovedì, settembre 24, 2009

Bonarie Antille Olandesi

L’isola ci appare secca e ventosa, piatta a sud ed appena collinare a nord, con costruzioni piuttosto curate sui toni dell’ocra.
Tutto è molto pulito ed organizzato, l’acqua è trasparente ed anche sotto il molo commerciale si vedono pesci pappagallo, pesci scatola e magnifici snapper.
Bonarie è un parco marino e lungo tutto il perimetro ci sono siti di diving segnalati da boe cilindriche gialle poste lungo la parete corallina.
Si lascia il gommone al dock del Kareel’s bar che sarà una tappa d’obbligo per l’happy hour delle 5 nei prossimi giorni.
La piccola comunità di naviganti si identifica al volo ed entro la sera siamo già invitati ad unirci ad un gruppo di canadesi. Sentiamo già un’aria diversa delle Grenadines, le barche che transitano per Bonarie sono in viaggio verso Panama, il Pacifico, la Nuova Zelanda ed alcuni per il giro del mondo ed i discorsi da bar spaziano sui cinque continenti.

Il primo impatto comunque ci lascia piuttosto delusi: l’acqua sembra bella ma in realtà c’è un sacco di sospensione di dubbia natura, non c’è una spiaggia praticabile vicino alla barca, la boa d’ormeggio obbligatoria costa 10 dollari al giorno e per andare a fare il bagno all’isoletta di Klein Bonarie si devono pagare altri 10 dollari.

Tutto è giustificato dalla presenza del Parco, ma poi scopriamo che non esiste neanche un sistema di raccolta differenziata e che lattine, vetro ed umido finiscono tutti nello stesso sacchetto.
Insomma! Sembra che qui tutto sia fatto per spremere i turisti piuttosto che per ottenere le risorse necessarie ad un vero programma di conservazione.









2 commenti:

Anonimo ha detto...

eccovi alle Antille Olandesi,inserite nelblog qualche foto dei posti più belli...non vedo l'ora di vedere ilvostro arrivo a Panama!già pregustiamo(io,Nello,fam Caplain)le prossime vacanze a San Blas!un caro bacio
riccarda

Renzo ha detto...

Sono felice di ritrovarvi dopo una lunga assenza… e di poter leggere delle Vostre esperienze di viaggiatori/navigatori. Mi ci vorrà un poco prima di digerire tutto questo nuovo materiale e di seguirvi nel Vostro nuovo itinerario su Google Map, anche perché nel frattempo è nato Daniele, che richiede cure continue dalla madre e così Aurelia si è “attaccata” a me…
Sono contento di vedere come cresce Pablo, le cui espressioni del viso valgono più di mille discorsi con i pediatri. Inoltre non si finisce mai di sorprendersi: ad esempio, scopro che anche voi seguite le avventure della Pimpa! E poi… Wahoo! Credevo fosse un saluto sguaiato, invece è un bel pesciolone!