giovedì, marzo 05, 2009

Balene in vista!

Siamo partiti da Young Island da poco più di mezz'ora quando una "mangianza" (banchetto di uccelli marini e pesci predatori a danno di un banco di piccoli pesci) ci attira l'attenzione.
C'è parecchio movimento, più del solito! All'improvviso salta fuori una megattera.
Gli spruzzi parlano chiaro, siamo di fronte a un banchetto in acque tropicali. Una delle rare occasioni di alimentazione delle balene in periodo di riproduzione invernale.
Ci avviciniamo e lo spettacolo è fantastico! Tre megattere, due adulti ed un giovane di almeno un paio d'anni si stanno alimentando acrobaticamente in un grande banco di pesci.
Fanno passaggi a fior d'acqua mettendosi su un fianco con la bocca aperta, vediamo distintamente i fanoni e le pliche golari. Le balene vanno ora a destra, ora a sinistra, si avvicinano ad Aquarius, sempre più vicine ed una...si affianca quasi a sfiorare la fiancata, prende fiato, si immerge appena e scivola lentamente sotto la prua ruotando su un fianco come per guardarci da vicino. Qualcuno prende anche paura, ma il momento lascia tutti quanti esterrefatti, impressionati, innamorati dalla bellezza e dalla grazia di questi maestosi animali.
La nostra gioia è di breve durata, in lontananza vediamo avvicinarsi la barca dei cacciatori di balene di Bequia (che è un gran bel posto ma ha questo grande difetto) al rimorchio di una barca a motore.
La loro è una deroga per "caccia aborigena di sussistenza" che prevede l'impiego di mezzi arcaici: vela, remi ed arpioni a mano.
Nella realtà di aborigeno c'è poco: si fanno trainare fino a raggiungere le balene e solo allora issano le vele per compiere l'ultima manovra di approccio. L'arpione a mano viene allora utilizzato per sferrare il primo colpo, ma subito dopo l'animale viene finito con un fucile a cartucce esplosive.
Il tutto per poi vendere la carne in un paese dove c'è abbondanza di pesce, capre, mucche e polli...Ma dov'è la sussistenza??
Comunque conosciamo bene la solfa. Sono cacciatori della domenica e sono capaci unicamente di catturare madri con cucciolo appena nato, cosa peraltro vietata.
Oggi infatti, forse anche grazie al tempo che noi abbiamo trascorso con gli animali, non riescono neanche ad avvicinare le balene e dopo tre miseri tentativi rinunciano e se ne tornano a casa senza niente.
Ora si! Siamo felici!
E lo saremmo ancora di più se i governi, tutti, si rendessero conto della preziosità di queste creature e di quanto stupido sia continuare a cacciarle.

Grazie Carlo per le splendide foto di quest'incontro!!







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