“ ...e dietro la curva, improvvisamente, il mare”
Argentina, Venezuela per vedere se Aquarius sta bene, Francoforte, Milano, Torino e finalmente, una bella mattina di luglio, ci ritroviamo di fronte al mare.
Non siamo i soli! Sul piazzale dei traghetti a Genova ci sono centinaia di auto, prevalentemente tedesche, in attesa di imbarcare.
I cartelli stradali indicano “Corsica” in direzione del traghetto, quasi fosse un prolungamento della strada fino all’isola. Forse é un modo per minimizzare l’impatto col mare, ma a noi un po’ dispiace che venga presentato così.
Eccoci in navigazione!
Tornare in tre su quest’isola magica, teatro di mille avventure e ricordo indelebile per gli amici che hanno navigato con noi negli anni del Mediterraneo é un viaggio nel tempo.
Sono passati otto anni dall’ultima volta. Ritroveremo l’isola come la ricordiamo? Ritroveremo gli amici? I Muvrini ed il profumo della macchia?
Dopo poche ore su un traghetto ronzante in un mare tranquillo atterriamo a Bastia e ci dirigiamo verso nord in direzione del Capo Corso.
Passiamo tra luoghi conosciuti, Porto Toga, Erbalonga, Macinaggio. E’ tutto bellissimo! Ci sono turisti, molte “chambres d’hotes” segno di un affidabile sistema di ospitalità diffusa. Ci fermiamo alla spiaggia di Tamarone di fronte alla Finocchiarola.
E’ quasi il tramonto, Pablo puccia i piedini nel suo primo mare, domani arriva Medi con la barca.
Che bel momento!
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